sabato 1 luglio 2017

Perché il cattolicesimo è così radicato e radicalizzato in Polonia

Siamo ai tempi della cosiddetta PRL (Polska Rzeczpospolita Ludowa - tra il 1952 ed il 1989). La Polonia è sotto l'influenza del comunismo russo che vieta qualunque forma di cultura considerata sovversiva.
Durante la celebrazione di una messa, arriva il momento in cui tutti si inginocchiano.
Un signore rimane in piedi.
Chiede allora un presente
- Perché non ti inginocchi?
- Perché sono ateo
- E allora perché vieni a messa?
- Sto combattendo contro il comunismo.

Questa sopra è una barzelletta polacca. Se un italiano sta ridendo, lo sta facendo solo per celare l'imbarazzo. Tranquilli, bisogna aver la neve della Polonia nel midollo osseo per dire anche solo "aah, carina". Eppure se la raccontiamo ad un polacco questi potrebbe essere anche soddisfatto di averla sentita.

Cosa sta dietro?
La Polonia, per quanto sbandieri la sua armata, è il posto meno sicuro dove stare quando scoppia una guerra. Storicamente, è il primo posto che viene invaso e spartito (durante la seconda guerra mondiale Germania e Russia sono stati l'ultimo esempio).
A causa di questa situazione, nella cultura polacca si è esasperato il nazionalismo ed il culto della bandiera biancorossa, che viene vista come qualcosa da difendere contro degli stranieri che vogliono distruggere l'identità e la cultura della nazione.
Il periodo del comunismo (PRL) era segnato dall'ingerenza della Russia e della polizia del regime che soffocava qualunque forma di libera iniziativa. Qualunque forma, eccetto la religione cattolica: i monasteri benedettini, cistercensi, domenicani, francescani etc. continuavano a mantenere viva la religione cattolico-romana e rappresentavano l'unica forma di opposizione alla propaganda del regime.
Con il Papa Karl Wojtyła, conosciuto poi come Giovanni Paolo II, la Polonia cattolica ha ricevuto i finanziamenti per combattere ed uscire dal comunismo.
Il cristianesimo, ed in particolare il cattolicesimo, è quindi visto come una forma di nazionalismo perché avrebbe preservato quella che era la cultura polacca.

Ai giorni d'oggi il patriottismo legato alla religione è utilizzato durante le campagne elettorali dal partito PiS ("Prawo i Sprawiedliwość", ovvero letteralmente "Legge e Giustizia"). Solo il nome "Legge e Giustizia" ad un orecchio italiano suona un po' fascista, ma in Polonia il fascismo non sembra nemmeno infastidire poi tanto dal momento che non fu la vera fonte di oppressione dei polacchi (a differenza del nazismo tedesco e del comunismo russo). Questo partito fu fondato dai gemelli Lech e Jarosław Kaczyński, uno dei quali perse la vita nel famoso incidente aereo del 2010. Il fatto che l'aereo fosse precipitato proprio in Russia ha acceso fortemente un dibattito basato proprio sull'astio storico che i due gemelli utilizzavano nelle loro campagne politiche.

Se a qualcuno interessasse vedere i seguaci del partito PiS in azione, consiglio la lettura di questo articolo.
Risulta ovvio che i giovani sopprattutto nelle grandi città hanno toni più moderati nel confronti del nazionalismo religioso, mentre i più anziani e coloro che provengono dalla aree rurali dell'est tendono a maniferstare tendenze politiche piuttosto esasperate.
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